La futura Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione Europea si concentrerà sempre più su incentivi per comportamenti virtuosi degli agricoltori, specialmente riguardo all’impatto ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici. Questo approccio aumenterà la complessità degli interventi di sostegno, richiedendo controlli più numerosi e accurati. L’UE e il Regno Unito, dopo la Brexit, stanno implementando il principio di fornire “fondi pubblici agli agricoltori che producono beni pubblici”. Questa linea guida informerà la PAC per il periodo 2024-2029, attualmente in fase di definizione da parte dei funzionari dell’Unione Europea.
Prospettive Future e Riforme
Le ipotesi su cui sta lavorando la Commissione Europea potrebbero subire aggiustamenti prima della presentazione ufficiale delle proposte legislative. Tuttavia, la tendenza stabilita con la riforma 2023-2027 continuerà, con un’attenzione crescente verso pratiche agricole che favoriscono l’ambiente, il clima e la biodiversità. Durante il periodo di programmazione attuale, Bruxelles ha introdotto l’obbligo di destinare almeno il 25% dei pagamenti diretti al regime ecologico e ha stabilito una soglia minima di spesa per lo sviluppo rurale destinata a interventi agro-climatici ambientali.
Pagamenti Pubblici e Burocrazia
Dopo il 2027, la PAC accentuerà il principio di “pagamenti pubblici per beni pubblici”, richiedendo l’uso di indicatori oggettivi per misurare i risultati raggiunti rispetto alla situazione di partenza. Questo approccio potrebbe aumentare la burocrazia, nonostante le richieste degli agricoltori europei di ridurre le complessità burocratiche.
Interventi Mirati e Sostenibilità
La Commissione Europea sta lavorando per programmare interventi mirati che favoriscono le imprese agricole sostenibili e disincentivano quelle con alto impatto ambientale. Un esempio recente è l’intervento dell’Olanda, che ha chiuso allevamenti in aree sensibili con compensazioni finanziarie, incontrando però forte opposizione dagli agricoltori.
Obiettivi Aggiuntivi della Nuova PAC
Oltre alla sostenibilità ambientale, la nuova PAC mira a garantire un reddito equo agli agricoltori, invertendo la tendenza alla riduzione delle aziende agricole, che sono diminuite di circa 5 milioni di unità negli ultimi 15 anni. La PAC sosterrà anche la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione per aumentare i rendimenti e ottimizzare l’uso dei fattori di produzione.
Filiere Agroalimentari e Pratiche Sleali
Un’altra priorità della PAC riguarda il miglioramento delle filiere agroalimentari. Questo include il contrasto alle pratiche sleali nella filiera e l’armonizzazione delle regole di reciprocità tra la produzione importata dai Paesi terzi e quella interna, riguardo ai metodi produttivi. Tuttavia, queste aree hanno finora ricevuto risposte insoddisfacenti dalle istituzioni europee.
In sintesi, la futura PAC si concentrerà su sostenibilità ambientale, equità dei redditi, innovazione e miglioramento delle filiere agroalimentari, con un crescente impegno verso pratiche agricole sostenibili e un aumento della complessità burocratica per garantire il rispetto degli obiettivi ambientali.
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